di: Emanuele Pizzatti
BIOETICA EUROPEA, PENSIERO UNICO AVANZA NELLA TIEPIDEZZA DEI PIU’.
Nel suo progredire sempre più distante dai principi fondamentali che ne avevano caratterizzato la nascita e la crescita e sempre più degradato verso libertà estreme, il grande Impero Romano ha trovato la sua fine. Nel progredire verso il loro futuro, perdendo di vista i pilastri fondanti delle civiltà accecati del fascino delle novità, hanno terminato la loro esistenza tante grandi popolazioni, talvolta portate all’estinzione da azioni imposte e violente. Fino ad arrivare a noi che siamo incamminati verso la fine della nostra epoca, nemmeno tanto lontana, se non rafforzeremo le fondamenta che oggi scricchiolano rumorosamente.
In mezzo a quelle popolazioni hanno vissuto certamente molte persone capaci di vedere cosa stava accadendo, illuminati da sapienza vera capivano la profondità del bene che li aveva generati e la voracità del male che li stava uccidendo. Di certo in molti hanno anche denunciato a gran voce, con i mezzi dell’epoca, il pericolo incombente. Magari rischiando la propria pelle per questo.
Ma è accaduto quello che naturalmente doveva accadere nel senso che il passo avanti mentre ci si trova sull’orlo di un burrone provoca l’attivazione di leggi naturali dalle quali non si può prescindere: si cade e basta. A poco servono le resistenze di quanti riescono a vedere il pericolo. E le future generazioni inesorabilmente ricominciano daccapo perdendo la memoria storica di quanto accaduto.
Nella regione Emiliana passa una legge che è stata già respinta più volte in Parlamento, che ha provocato dolorose lacerazioni al altre regioni e che appare facilmente ad una vista non ideologizzata nella sua pericolosità. Temo verrà imitata a breve da altre regioni, poiché in molti i temi anti-famiglia naturale sono ormai entrati a far parte di quanto semplicemente “c’è già. Accade, dobbiamo solo prenderne atto”.
In Francia, terra che dall’illuminismo in poi si è distinta per capacità demolitiva di principi etici per far spazio alle esigenze delle più arroganti congreghe economiche e finanziarie, si è data applicazione scientifica di quel metodo ben descritto dal sociologo Joseph P.Overton e chiamato “la finestra di Overton”, secondo il quale ogni idea sociale può essere portata ad essere legale ed accettata secondo le seguenti fasi di reazione dell’opinione pubblica:
- Da: impensabile (unthinkable)
- a: radicale (radical)
- ed: accettabile (acceptable)
- poi: razionale (sensible)
- quindi: diffusa (popular)
- ed infine: legalizzata (policy)
Portando così l’opinione pubblica francese ad avere assorbito le provocazioni della bioetica più osteggiate e ritenute solo poco tempo addietro come orrende e mai realizzabili, condizione essenziale per il passaggio successivo che consiste nel rendere legale quanto il progresso richieda, realizzando l’ultima fase della finestra.
La nuova revisione della legge sulla bioetica francese è stata appena presentata all’Assemblea governativa per la definitiva approvazione. Oggi si apre la strada per cose che a breve saranno accettate e legalizzate in molti altri stati europei, stante l’impegno soprattutto (e inspiegabilmente) delle sinistre europee a perseguire questi risultati, chiamati “nuovi diritti” per tutti.
Verrà così presa in carico dalla sanità pubblica ogni spesa inerente alla procreazione assistita, libera da qualsiasi vincolo e disponibile a tutti, sposati single o coppie di ogni genere. Avere un figlio era un desiderio, oggi per molti è un diritto. E per ottenere ciò che è un diritto tutto è possibile e lecito. Compreso abbandonare ogni protezione dell’Embrione Umano. Dissociare l’embrione dalle sue cellule staminali era quasi un crimine, significava usare un essere umano per ricavarne materiale da utilizzare e vendere. Da domani sarà normale.
Sperimentare la creazione di embrioni chimerici uomo-animale oppure transgenici, da tre o più genitori, era un orrore impensabile. Utilizzare liberamente il mercato dell’utero in vendita, chiamato “in affitto” solo per renderlo accettabile ai più. In attesa del promettente mercato dell’utero artificiale. Ricercare le migliori soluzioni per i gameti artificiali, cioè la possibile riproduzione umana con nuove tecniche di riproduzione slegata dal vincolo degli ovuli femminili e spermatozoi maschili. Naturalmente usando liberamente embrioni umani ai fini della ricerca.
Questo ed altro accade in un clima di dibattito pubblico pacato, privo di polemiche ritenute ideologiche e divisive. Senza accuse reciproche. Si ritiene necessario trovare le mediazioni democratiche, evitare ad ogni costo atteggiamenti confusi con l’odio che, in vero, è ben altra cosa rispetto al legittimo contrasto anche aspro alle nuove derive ideologiche.
Si nota nel dibattito francese la debolezza estrema delle posizioni dei vari movimenti cattolici, l’incapacità di agire in difesa dei principi che erano ritenuti “non negoziabili” mentre oggi la negoziazione deve avvenire senza provocare divisioni. Sembra che le migliori teste di movimenti e dell’apparato strutturale della Chiesa Francese, e non solo, siano obbedienti alla parola d’ordine di “non dividere” l’opinione pubblica.
Le destre e i movimenti sovranisti sono gli unici che mostrano il coraggio di difendere i principi etici e valoriali che sono stati la base della nostra civiltà, anche se spesso i loro rappresentanti non sono i migliori esempi della loro applicazione. Questo fatto ha portato il cattolicesimo francese a disconoscere le legittime posizioni delle associazioni bene impegnate, per paura di potersi assimilare a espressioni politiche avverse.
Il dialogo, quello vero, quello fra persone che si amano ad esempio, non è espressione di negoziato, nel senso di portare a casa quanto possibile per tutti. E’ invece spesso necessario passare per il conflitto naturalmente non violento tramite il quale si trova l’incontro.
Nessun conflitto d’opinione può essere ritenuto divisivo, al contrario lo sono le posizioni e le leggi contrarie al buon senso e alle espressioni etiche più legate al vero Bene dell’umanità, spesso ottenute con uso distorto della democrazia e grazie alle debolezze oggi davvero insopportabili della politica.
Noi generazione che oggi siamo genitori e talvolta nonni abbiamo cantato a lungo una canzonetta molto orecchiabile, dolce e simpatica evocante sentimenti di amore. Si intitola IMAGINE ed è stata creata da John Lennon, notissimo cantante le cui canzoni sono ormai attempate quanto noi. Perfino la generazione dei nostri figli l’ha cantata spesso, accompagnandosi come noi da una semplice suonata alla chitarra. Pur conoscendo un poco l’inglese, non ci si è mai preoccupati di capirne il senso. Questo è un elemento che contribuisce a spiegare il funzionamento della finestra di Overton, come sia cioè possibile che fatti ritenuti fortemente negativi e pericolosi passino fra le abitudini ormai accettate e poi addirittura legalizzate.
IMAGINE there’s no heaven… no hell below us.
Immagina non ci sia il cielo, nessun inferno sotto a noi.
Imagine there’s no countries … nothing to kill or die for.
Immagina non ci siano patrie, nulla per cui uccidere o morire.
And no religion too… imagine all the people living life in peace.
Ed anche alcuna religione, immagina tutta la gente che vive la vita in pace.
Imagine no possession… imagine all the people sharing all the word.
Immagina che non ci siano proprietà, immagina tutta la gente condividere tutto il mondo.
L’abbiamo cantata in tanti per molto tempo. Immagina quanto bello deve essere un mondo senza cielo, senza inferno, senza religione, senza patria, senza proprietà e senza confini.
Immagina che un giorno gente molto potente, tipo il signor Soros ad esempio oppure il signor Macron, investano moltissimo denaro ed energie in questa utopia convinti di lavorare per il mondo più bello di sempre. Immagina grandi partiti politici che sposano queste utopie, immagina azioni che portino questi principi nelle scuole e nelle parrocchie.
Bene, adesso però svegliati. Smetti di immaginare. Deciditi finalmente a vivere nel posto e nel modo in cui il nostro Creatore ti ha voluto, impegnandoti a capire (nel senso di leggere, studiare, liberarti dalle influenze mediatiche con la conoscenza e la cultura) il senso dell’etica e della Cristianità.
Vivere concretamente e profondamente la nostra cristianità è la strada giusta, insegneremo così ai nostri familiari, ai nostri amici, ai vicini, ai concittadini, ai nostri sacerdoti, ai nostri vescovi, perfino ai politici (sì, è possibile anche questo) cosa significa essere liberi. Sapremo cosa sono i diritti e cosa invece i capricci e i desideri sbagliati. Torneremo a guardare al bene e al male rinunciando anche faticosamente alle cose che possiamo desiderare o invidiare ma che non sono per la nostra felicità.
Non facciamoci confondere dal definire amore ogni desiderio apparentemente buono, ogni rapporto di cui possiamo aver bisogno. Il vero amore deve far sempre male. Deve essere doloroso amare qualcuno, doloroso lasciare qualcuno. Potresti dover morire per lui o per lei. Quando ci si sposa si rinuncia a ogni cosa per amarsi reciprocamente. La madre dà la vita a suo figlio e soffre molto. Solo allora si ama sinceramente. La parola amore è così mal interpretata e abusata.
Non lasciamo che la famiglia naturale venga assimilata ad ogni possibile tipologia di rapporto, rimane invece il nucleo centrale di ogni società che intenda proseguire la sua esistenza.
Se vuoi cambiare il mondo, vai a casa e ama la tua famiglia (Madre Teresa di Calcutta).
bellissimo. Grande Emanuele!!!
Ne approfitto per chiederti dove trovo grappa Storgada che mi avevi regalato. Finita. Suppeerrrr!!!
ciao Daniele
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